Skip to main content

Geniale non basta

|

Mostri. E’ davvero lunga la lista di artisti (e artiste!) che Claire Dederer, scrittrice e giornalista del NYTimes, redige per affrontare temi attuali e tentare di rispondere a una domanda: possiamo amare le opere di una persona che ha fatto cose orribili?

Ok sono geniali ma hanno stuprato bambine o desiderato farlo, hanno picchiato le proprie compagne, hanno abbandonato i figli, professato apertamente idee razziste, schiaviste, antisemite.

E che differenza c’è fra il mostro maschile e quello femminile?

Roman Polanski, Woody Allen, Michael Jackson, J.K.Rowling, Pablo PIcasso, Ernest Hemingway, Richard Wagner, Virginia Woolf, Willa Cather, Vladimir Nabokov, Carl Andre, Ana Mendieta, Doris Lessing, Joni Mitchell, Valerie Solanas, Sylvia Plath, Raymond Carver, Miles Davis: uomini e donne la cui arte ammiriamo tutte e tutti si sono macchiati di comportamenti discutibili o, per gli uomini, di veri e propri crimini

Dederer dedica poche pagine a ciascuno di loro, sufficienti per mettere sale sulle contraddizioni che si aprono anche in noi. Sapevate che Virginia Woolf, era antisemita, tanto da chiamare il marito ebreo Leonard, il mio ebreo? Ma come la Virginia che tanto amiamo, da tempo passata dalla condizione di artista a quella di personaggio-rockstar?

Il primo capitolo del libro è dedicato a Roman Polanski, regista di capolavori cinematografici, protagonista in vita di orrori che portarono via, prima la sua famiglia, nei lager nazisti e poi la moglie uccisa dalla banda di Charlie Manson, ma anche uno che sodomizzato, dopo averla drogata, una tredicenne.

Come può l’autrice, che è anche critica cinematografica, continuare ad amare i suoi film? A partire da questa domanda, non teorica bensì derivante dalla propria esperienza, che i capitoli del libro si addentrano nelle mostruosità che hanno costellato la vita di Picasso, predatore e sfruttatore seriale di donne, meglio se giovani, nel maschilismo violento di Hemingway, nell’antisemitismo insopportabile di Wagner che si chiede perché “la personalità e l’essenza degli Ebrei suscitano in noi un’involontaria ripugnanza”! Violenza di artisti maschi legata alla loro grandezza. Impulso e libertà estrema. Quasi una giustificazione-spiegazione.

Non è lo stesso per le artiste donne: non per Solanas che spara a Andy Warhol, per Joni Mitchell o Doris Lessing che preferiscono la carriera creativa a figli e famiglie, Plath sceglie il suicidio. Macchie ben diverse forse nemmeno mostruose ma che non sono considerate segno di forza creativa bensì di fragilità e pazzia.

Quanti temi contemporanei e così appassionanti per il primo libro di una nuova avventura editoriale nata dalla collaborazione fra Iperborea e il Post. Un esordio davvero spiazzante.

Claire Dederer, Mostri, Altre cose Iperborea, 20€

Se ritieni questo contenuto interessante condividilo sui tuoi canali social:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Argomenti

Iscriviti alla Newsletter