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Le terre desolate dell’Antartide

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L’impressione è quella di un autore non riesce a lasciar andare il suo libro. Pubblicato per la prima volta nel 2007 con Rizzoli, poi nel 2013 con Il Saggiatore, è di nuovo in libreria con una nuova prefazione e un’appendice di brani inediti. E ciò sembra sottolineare il desiderio di condividere ,ogni volta con un pubblico più ampio, una storia drammatica e appassionate: quella della spedizione in Antartide del 1912 di Robert Falcon Scott che intendeva piantare la barriera della Union Jack sul deserto di ghiaccio alla fine del mondo dove, in realtà erano già arrivati i norvegesi di Amundsen.
Di quella spedizione ci racconta un misterioso narratore, anonimo e spettrale, che legge i diari di Scott insieme ad Atkinson, componente della squadra di soccorso che andò alla ricerca dei 5 uomini partiti alla conquista della terra desolata, The Waste Land di Eliot.
E’ uno sguardo attento e pieno di pietà quello che ci consegna la storia della loro sorte. “Quell’immagine straziante non lo abbandona anche adesso che non è rimasto più nessuno e se ne sono andati tutti e hanno abbattuto la tenda ed eretto il tumulo e abbandonato la capanna dove sono rimaste molte cose che credevano inutili….Erano gentlemen che avevano qualcosa da dimenticare piuttosto che da conquistare…Soffrivano la nostalgia della madre patria e lo spleen del presente ed erano destinati a rimanere vinti dai territori lontani sui quali erano approdati”
Il libro svela la necessità dello scrittore di comprendere come si forma, consolida e modifica il ricordo: quello dei diari ritrovati di Scott, quello di chi li lesse, quello di chi ne ha scritto… E’ una scrittura poetica quella che si confronta con il dramma degli uomini che uccisero i cavalli malconci per sfamarsi, uomini disorientati, afflitti dalle ferite, dalle malattie, dalla pelle che muore, dalle dita che si anneriscono e che videro i compagni di spedizione entrare in coma e morire.
Aprite questo libro e iniziate a leggere, non vi lascerà scampo. Se per qualche motivo sarete costretti a interromperne la lettura, non vedrete l’ora di riprenderla per sapere cosa successe a Scott, Evans, Oates, Bowers, Wilson: i soccombenti.

Filippo Tuena, Ultimo parallelo, Il Saggiatore, 21€

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